Peter nasce nel 1989 a Plovdiv (Bulgaria) e ha vissuto per ben 2 mesi 🙂 sotto un regime totalitario comunista.
All’ètĂ di 10 anni si trasferisce con la famiglia in Italia e poi ritorna dopo gli studi universitari in patria.Â
Ok, mi sono appena reso conto che scrivere in terza persona è decisamente strano, adesso la smetto 🙂
Tornando a noi, stavo dicendo…
Fin da piccolo sono stato attratto dall’imprenditoria e non ho mai avuto l’ambizione di diventare un bravo colletto bianco.Â
All’età di 7 anni, quando andavo dai miei nonni in campagna, raccoglievo insieme a mia cugina le chiocciole e le consegnavamo ad un contadino.
In cambio lui ci dava centesimi e gelati.Â
Alle superiori la mia materia preferita era economia aziendale e mi sono sempre visto come un possibile commerciale o imprenditore.
GiĂ nel 2006, all’etĂ di 17 anni, vendevo t-shirt e camicie su ebay e spesso vendevo ad amici e conoscenti altri oggetti che avevo comprato dalla stessa piattaforma.
Insomma, come ti dicevo, sapevo già che il posto fisso non faceva per me e cercavo in un modo o nell’altro sempre di fare dei soldini… anche perchè non proveniendo da una famiglia benestante la parola paghetta non sapevo nemmeno che cosa volesse dire.
Avevo molte ambizioni, ma c’era un problema insormontabile per me in quel momento: i costi relativi alla partita IVA.
Nel 2010 ho iniziato ad occuparmi di vendita diretta, in particolare ho iniziato a collaborare con un’azienda di network marketing.
I vantaggi di collaborare con quell’azienda per me erano considerevoli…Â
Avevo la possibilità di avviare un’attività commerciale senza tutta una serie di oneri, anche fiscali, che per me erano esorbitanti.
Ma non è tutto oro quello che luccica
Le prospettive di fare carriera e di ottenere un ottimo guadagno con l’attivitĂ che avevo intrapreso erano molto allettanti perciò ero veramente elettrizzato.
Ma c’erano due ostacoli che non avevo considerato…Â
Primo: Ero poco competente in materia.
Secondo (ben piĂą grave): Col tempo iniziavo a sentire che attorno a me incompetenti lo erano tutti. Non trovato nessuno che fosse un vero professionista del settore e mi insegnasse a lavorare appunto in maniera professionale.Â
I risultati ottenuti i primi tempi erano dovuti principalmente all’entusiasmo e all’esaltazione, ma dopo pochi mesi la carica finì e mi ritrovai di fronte alla cruda realtĂ che mi urlava in faccia due cose…
Per far crescere una qualsiasi attivitĂ commerciale essere esperti del prodotto o del servizio non basta.
Le strategie fondate principalmente sul passaparola non funzionavano piĂą (e ti parlo del 2010)Â
Nuova azienda, nuove prospettive
Un po’ per i motivi sopra citati, un po’ per altre vicissitudini decisi di cambiare qualcosa e mi avvicinai ad un’azienda che proponeva un prodotto molto particolare… un software per fare email marketing.
L’azienda offriva anche alcuni corsi gratuiti sulla materia e la cosa mi affascinava.Â
Sì, piĂą approfondivo e piĂą l’argomento mi appassionava e feci un’immersione nella disciplina email marketing.Â
Ben presto capii che il cliente ideale di questo software era il lavoratore autonomo e in generale chi aveva un’attivitĂ imprenditoriale.Â
Così iniziai a promuovere il software presso attivitĂ locali.Â
Colpo di genio…Â
C’era un discreto interesse verso il software che proponevo.Â
Ma notai subito che la gente non aveva la piĂą pallida idea di come si facesse email marketing… non sapeva nemmeno cosa fosse.Â
E ti parlo di imprenditori, piccoli commercianti e liberi professionisti.Â
Questo punto è legato anche al corso gratuito che trovi QUI.Â
Una volta illustrati i benefici che poteva portare ad una qualsiasi attivitĂ commerciale, vendere il software non era complicato, inoltre il prezzo era accessibile;Â ma il problema arrivava dopo.Â
Non sapendo come si utilizzasse nel concreto, mi toccava fare un’impegnativa assistenza post vendita.Â
Inizialmente la cosa non mi pesava affatto, allenavo anche le mie doti da formatore, ma dopo un po’ mi accorsi che facevo un sacco di lavoro dal quale non ricevevo alcun compenso.Â
L’azienda con cui collaboravo mi pagava solo per la vendita del software e avevo anche una percentuale sui rinnovi mensili, ma era comunque una somma di denaro esigua rispetto a tutto il mazzo che mi facevo.Â
Ma sai… andavo ancora all’UniversitĂ , non avevo famiglia da mantenere e i soldi mi bastavano… quindi lasciavo scorrere la cosa.
Qualche settimana piĂą tardi, mentre studiavo in biblioteca in vista di un esame, alcuni conoscenti piĂą piccoli di me mi chiesero se potevo dare loro lezioni private di economia aziendale.Â
E’ una cosa che difficilmente potevo rifiutare, visto che era la mia materia preferita.Â
Dopo un paio di lezioni private ebbi il colpo di genio…
Inizia la mia attivitĂ da consulente
Quei 10 euro all’ora ricevuti dai ragazzi furono un’illuminazione per me.Â
Mi fecero vedere che potevano essere MONETIZZATE… valevano soldi e c’era gente disposta a pagarmi.Â
Allora mi posi la domanda…Â
“Se dei ragazzi squattrinati, che fanno il primo anno di universitĂ , sono disposti a pagarmi per insegnare loro qualcosa… perchè mai chi ha un’attivitĂ commerciale ed ha delle entrate finanziarie dovrebbe rubare le mie conoscenze gratis?”Â
Iniziai dunque a vendere oltre al software anche i miei servizi di assistenza e consulenza separatamente.Â
La “maledizione dell’esperto”… ed una sfortunata serie di eventi…Â
Ebbene sì… ci caddì anche io.Â
Ci sono in realtà diverse interpretazioni su quella che viene definita come “maledizione dell’esperto”.
Una di queste è fissarsi così tanto sulla propria attività da mettere i paraocchi e non vedere e percepire niente di quello che succede attorno a loro.
In parte è anche un’esperienza positiva, l’esperto spesso entra nel cosiddetto “flusso”, perde la sensazione di separazione tra sè stesso e l’attivitĂ che svolge… questo perchè l’esperto ama il suo lavoro.Â
Sì perde un po’ il contatto con il mondo di fuori, ma anche in un modo meno positivo.
Non ci si riesce più ad immedesimare in chi non è così pratico della materia e quindi ne risente anche la comunicazione con i clienti e potenziali tali.
Il professionista è bravo nel suo lavoro, lo adora e se ne intende… ma ignora due veritĂ sacrosante.Â
1- Non è detto che professionista piĂą bravo è quello che ha piĂą successo (ignora il marketing)Â
2- A volte bisogna dare al cliente NON quello che è veramente giusto, ma quello che lui crede sia giusto (soprattutto quando il professionista non è ancora un’autoritĂ affermata nel settore)Â
Un po’ come con i bambini piccoli… bisogna accontentarli altrimenti starai loro antipatico e non vorranno piĂą giocare con te. Â
N.B. Il trucco qui è dare quello che è veramente giusto per il cliente facendo sembrare che tu dai quello che LORO vogliono… ma queste sono sofisticatezza che ancora non conoscevo e che approfondiremo in altre occasioni.Â
Comunque…
Ti basta sapere che annebbiato da un buon periodo in cui le mie entrate sembravano aumentare NON tenevo minimamente conto delle 2 veritĂ sopracitate.Â
(Senti… ero giovane e a quel età le distrazioni sono dietro all’angolo… puoi concedermelo, ero anche abbastanza saggio per la mia età 🙂 )
Stavo lavorando con due attivitĂ locali alle quali facevo consulenza settimanale su come sfruttare meglio il software che avevo loro venduto e l’attivitĂ di email marketing.Â
-Una delle due, un negozio di abbigliamento, faceva l’opposto di quello che io suggerivo.Â
Non capivo a quel punto il senso delle mie consulenze e dato che il titolare non era nemmeno una persona tanto cortese, mi sentivo un dipendente pagato per fare quello che dice il capo…
… così gli diedi una stretta di mano e gli augurai tante belle cose (te l’avevo detto che fin da piccolo sapevo che non avrei mai fatto il dipendente perchè non ho voglia di farmi comandare da nessuno, giusto?).
–L’altra attivitĂ (la palestra) dovette chiudere per un tempo indeterminato perchè scoppiò uno scandalo riguardo ad uno spaccio di doping da parte di alcuni personal trainer.Â
Ebbi poi un periodo di spese impreviste…Â
-Guarnizione della testata della mia Saab Cabrio bruciata.Â
-Arrivò una lettera dall’Austria in cui si diceva che avevo un debito di 2.800 euro nei confronti dell’INPS austriaca (storia lunga, era un tentativo da parte mia e di un altro di fare compravendita di elettronica tra Bulgaria e Austria, ma tutto finì sul nascere. Peccato che ci scordammo di chiudere la partita relativa alla previdenza sociale).Â
Quel debito fu un lampo in ciel sereno. Â
Dovevo saldarlo subito perchè non solo per via degli gli interessi, ma perchè mi avevano minacciato di portarmi in tribunale…
-E come se non bastasse… in pieno inverno, mi si ruppe lo scaldabagno.Â
I soldi che facevo dovevo metterli da parte per le mie spese quotidiane (facevo anche l’UniverstiĂ ) e per pagare le rate del debito.Â
E per alcune settimane per farmi la doccia dovevo riscaldare la pentola in cucina.
Quel periodo di circa 6 mesi fu pessimo, ma mi servì per mettermi del pepe nel sedere.Â
Poi la luce nel tunnel iniziò ad intravedersi… finii di pagare anche l’ultima rata del debito…Â
Ero finalmente pronto a concentrarmi sulle mie attivitĂ .Â
E non dovevo mai piĂą ritrovarmi in una situazione simile.
PiĂą produttivitĂ e piĂą formazioneÂ
Ora che avevo la mente piĂą libera e le tasche meno vuote, potevo dedicarmi ad alcune formazioni assolutamente fondamentali per crescere come persona, come consulente, come marketer e come venditore.Â
- Lavorai su aspetti come la produttivitĂ personale, non posso non citare anche il blog efficaciemente.com che mi diede ottimi spunti, anche gratuitamente.
- Migliorai la mia focalizzazione imparando a dire di NO a molte cose che prima mi disconcentravano.
- Eliminai alcune cattive abitudini come bere alcol, guardare la tv e iniziai la lotto contro la procrastinazione (uno dei veleni silenziosi per chi cerca di raggiungere i propri risultati).
- Feci un Detox digitale riducendo al minimo le applicazioni e gli strumenti digitali – per buona parte della mia giornata il mio telefono rimaneva spento.
- Iniziai a stare più attento alla mia alimentazione, riducendo lo zucchero e mangiando cibii meno processati (qualche anno più tardi scoprii anche il concetto della salute basato su 4 passi, ma te lo racconterò un’altra volta).
- Iniziai anche a fare utilizzo di integratori alimentari.
A quel punto ero pronto ad entrare nei meandri piĂą profondi del marketing… e così feci.Â
Il passaggio di livelloÂ
Tra il 2014 e il 2015 feci il tanto sentito dire “passaggio di livello”.Â
Sì, lo so è un modo di dire molto astratto e anche abbastanza soggettivo.Â
Ora ti spiego cos’è voluto dire nel mio caso.Â
Miglioravo naturalmente le mie abilitĂ di vendita, non solo grazie alla teoria imparata: trattando ogni giorno con attivitĂ locali, liberi professionisti e professionisti nel campo del MLM… capivo sempre di piĂą le loro esigenze. Â
Mi formavo di marketing: avevo finalmente i soldi per poter investire in formazione di qualità … e ti assicuro fa tutta la differenza del mondoÂ
La mia rete distributori si espandeva giorno dopo giorno: infatti ti ricordo che il software che vendevo veniva distribuito con il sistema MLM e percepivo una percentuale anche sul venduto di altri distributori.
-Avevo creato una rendita
-La mia attivitĂ di consulenza si stava ingrandendo Â
-Insomma, gli affari iniziarono ad andare alla grandeÂ
Maggiore focalizzazione e i primi corsi formativi…Â
Nel 2015 notai che avevo diversificato in maniera molto intelligente le mie entrate.Â
Una situazione come quella dell’inverno senza scaldabagno non poteva più capitare
Ma notai che stavo anche lavorando su troppi fronti e soprattutto l’attivitĂ di vendita diretta (nella branca del network marketing) con la relativa rete distributori, mi portava via buona parte del mio tempo.Â
Decisi così di abbandonare quell’attivitĂ e di dedicarmi esclusivamente alle consulenze di marketing.Â
Avendo liberato buona parte del mio tempo, sentivo il bisogno di creare una mia presenza online e di iniziare a creare contenuti divulgativi.Â
Stavo per avviare un blog che parlasse di marketing e/o email marketing.
Ma poi notai che avendo fatto un’uscita di scena dalla vendita diretta troppo brusca, avevo lasciato un certo vuoto.
Infatti ricevevo molti messaggi su Facebook e via email da parte di persone della mia organizzazione che mi chiedevano, giustamente, dei consigli e dei suggerimenti.Â
Non potevo di certo lasciarli da soli…
Ma se rispondevo a tutte le loro domande, rischiavo di non aver tempo da dedicare ai miei clienti professionisti e al nuovo blog che volevo lanciare.
Come se non bastasse, anche altre persone del settore mi chiedevano consigli ed erano incuriosite dal mio modo di sviluppare l’attivitĂ completamente atipico, ma decisamente professionale, e per certi versi completamente opposto rispetto a quanto insegnano molti guru del network marketing.Â
Mi venne così l’idea di creare la piattaforma NetworkMarketingManager.it e poco dopo la versione bulgara MrejovMarketingManager.com in cui poter dare tutto il mio contributo in modo organizzato, sistematico e soprattutto facendo leva sulla comunicazione uno a tanti.Â
Aprii anche una rubrica dedicate alle interviste a networker professionisti in modo non solo di fornire utili consigli ma anche dare ispirazione e motivazione a chi opera nel settore.Â
Creai anche i miei primi corsi formativi a pagamento tra cui il famoso theNetworkFormula, che tutt’ora è il piĂą Completo corso in Italia sull’argomento network marketing.Â
In circa 5 anni ho aiutato, in modo diretto ed indiretto, centinaia di networker a creare dei processi vincenti per generare piĂą contatti interessati, clienti e distributori per la loro attivitĂ .
Sono felice di aver contribuito a migliorare l’immagine del settore e di aver aiutato molte persone a diventare dei professionisti.
E così per un po’ di anni ho aiutato personalmente professionisti e consulenti a valorizzare le proprie competenze sul mercato e allo stesso tempo aiutavo i networker tramite le mie formazioni.Â
Ma ora è venuto il momento di uscire allo scoperto e fare divulgazione marketing per poter raggiungere e aiutare il maggior numero di professionisti.Â
Questo blog poteva nascere anche 5 anni fa, ma sono contento di aver tardato la sua uscita
1- GiĂ allora avevo accumulato esperienza, ma era piĂą grezza.Â
2- Nel tempo mi sono concentrato ad aiutare i professionisti “dietro le quinte” e ho perfezionato sempre di piĂą le strategie di marketing che piĂą funzionano per chi vende sè stesso.Â
3- Aver lavorato anche con i networker mi ha insegnato a promuovere persone che sono in una situazione di partenza ben peggiore di un professionista (questo perchè il networker rappresenta un’azienda ed è difficilmente distinguibile dagli altri centinaia o migliaia di consulenti che lavorano per la stessa azienda e propongono gli stessi servizi)Â
Ok, se sei arrivato fino a questo punto ti faccio i complimenti.Â
So che sei una persona impegnata e se hai dedicato del tempo alla lettura della mia biografia vuol dire che stai cercando qualcuno che possa aiutarti a portare la tua attivitĂ professionale ad un livello che ti dia ottime soddisfazioni economiche ed anche personali.Â
Ed ecco il modo piĂą rapido in cui ti posso aiutare…
Prenotare subito una consulenza strategica personalizzata con me